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Genepì: la montagna in un bicchiere

Che cos’è il genepì?

Il genepì è prima di tutto una pianta aromatica spontanea che nasce sulle Alpi a un’altitudine di 2000-2500 metri. La si può trovare in quasi tutto l’arco alpino e, data la sua scarsa diffusione, nel 1928 è divenuta pianta protetta.

In quanto tale, e per poter continuare a produrre l’omonimo liquore tipico del Piemonte e della Valle d’Aosta, si è iniziato a coltivare la specie Artemisia Mutellina, che cresce tra i 1500 e i 2000 metri di altitudine.

Ci sono differenze tra genepì spontaneo e coltivato? Essenzialmente no. L’unica differenza può essere legata all’altezza di coltivazione: più si riesce ad andare in quota più la concentrazione di oli essenziali è elevata, ma le componenti non cambiano.

Come si produce il liquore?

Tra la fine di giugno e agosto vengono raccolte le infiorescenze della pianta che vengono fatte essiccare in locali arieggiati come solai o fienili oppure in appositi essiccatoi. Dopo circa 15 giorni il genepì viene trasferito in sacchi di juta, dove viene conservato fino alla produzione del liquore.

I metodi di produzione del genepì sono essenzialmente 2:

    1. Infusione. I fiori vengono messi in contenitori di acciaio inox riempiti con una soluzione idroalcolica e lasciati in infusione dai 30 ai 40 giorni. L’infuso ottenuto viene poi torchiato e addizionato di una miscela di acqua e zucchero, che andrà a completare il liquore. Il genepì risulterà essere di un colore variabile dal verdolino al giallo ambrato e avrà una gradazione alcolica compresa tra i 30 e i 40°.
    2. Sospensione. I fiori, chiusi in un contenitore ermetico, vengono tenuti sospesi sopra l’alcool ma non a contatto con esso. L’estrazione, quindi, viene fatta dai vapori dell’alcool che si creano a temperatura ambiente. Questo procedimento è più lungo dell’infusione: necessita infatti di 90 giorni per la sospensione e 100 o 150 per la stagionatura. Il risultato è un liquore trasparente con una gradazione alcolica compresa tra i 30 e i 40°.

Una domanda che spesso ci viene posta è “che sapore ha il genepì?”. Non è facile rispondere a questa domanda… Sicuramente ha un sapore dolce e gradevole e profuma di montagna: insomma, sorseggiandolo pare di essere in una valle alpina!

Quali sono le proprietà del genepì?

In origine si aggiungeva a un bicchiere di acqua un po’ di infuso di genepì per ottenere effetti tonificanti, rinfrescanti, antisettici ed espettoranti o per contrastare i sintomi influenzali.
Oggi lo si può utilizzare a fine pasto come digestivo.

Come si beve il genepì?

Liscio a fine pasto oppure può essere usato come ingrediente per i cocktail.

Ora non resta che assaggiarlo…

In Canavese la produzione è concentrata soprattutto in Val Soana, una splendida valle che si trova sul versante sud del massiccio del Gran Paradiso, incuneata tra la valle dell’Orco e la Valchiusella.

Nel nostro catalogo sono presenti due produttori insigniti del Marchio di Qualità del Parco Nazionale del Gran Paradiso: L’Ort de Tchampiy e La Stella Alpina. Scopri i loro liquori!



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