Il tomino è un formaggio tipico piemontese. Quello canavesano, sia nella sua forma fresca che in quella asciutta, è P.A.T., ovvero Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano.
Il requisito per essere riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) è quello di essere «ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni».
Siamo quindi di fronte a un prodotto di “nicchia” e di lunga tradizione!
Tomino canavesano fresco
Prodotto con una piccolissima dose di caglio, è il formaggio della tradizione del Canavese. Non ha crosta, è a pasta morbida e umida, spesso spalmabile.
Si consuma come antipasto e si consiglia di abbinarlo a un vino bianco secco di bassa gradazione alcolica.
Tomino canavesano asciutto
Si differenzia dal Tomino fresco perché è maggiormente spurgato e per una diversa rottura della cagliata in fase di lavorazione. Quando brevemente stagionato presenta una pelle a volte rugosa. La pasta è morbida e abbastanza asciutta.
Spesso viene affinato in una miscela di olio e aceto, aromatizzata con prezzemolo o peperoncino. Nascono così i tomini elettrici e quelli al prezzemolo.